Non sono assolutamente esperta in svezzamento..
però, ho trovato un articolo su un giornale di qualche anno fa (Cucina Naturale) che magari potrebbe interessarti..
anche solo per degli spunti o magari per chiedere delle informazioni al tuo pediatra..
Lo posto qui di seguito...
così se ti va puoi dare un'occhiata
PRIME PAPPE SENZA CARNE
In fatto di svezzamento non tutti i medici la pensano allo stesso modo, la medicina antroposofica* propone che il bimbo resti vegetariano fino a due anni.
*www.medicinaantroposofica.it
All'inizio c'è il latte materno. Alimento ideale, completo, saziante e "somministrato" in modo totalmente appagante. Intorno al sesto mese al seno viene associato il biberon o il cucchiaino: si comincia lo svezzamento. Un processo delicato, che procede a fasi e in genere si conclude al compimento del primo anno di età. Ma non tutti gli svezzamenti sono uguali. L'approccio della medicina antroposoficaha notevoli differenze rispetto a quello della pediatria convenzionale. Anche se resta comunque il pediatra la figura di riferimento principale. "Sono contrario al fai -da-te per lo svezzamento", puntualizza il dottor Sergio Maria Francardo, medico antroposofo di Milano "un periodo talmente delicato nella vita di un bambino, con premesse così importanti per la salute di tutta la vita che commettere delle imprudenze e degli errori in questo periodo può essere molto dannoso". Facciamo due esempi. Oggi é esploso il problema dell'obesità infantile "ma é noto che tutto si gioca nei primi due anni di vita, quando c'è un incremento della produzione di cellule adipose. Ciò significa che i piccoli ipernutriti a questa avranno una forte possibilità di essere sovrappeso in età adulta", ricorda Francardo. Un altro possibile rischio del fai-da-te é quello di dare ad un bambino di sei mesi del frumento o degli altri cereali contenenti glutine. Un errore che un medico non dovrebbe mai fare, per evitare di favorire la comparsa, in un momento delicato, della malattia celiaca.
SOLO PRODOTTI CONTROLLATI
Le manipolazioni dei prodotti alimentari e il loro conseguente allontanamento dalla natura sono alla base di un atteggiamento decisamente severo nei confronti dei cibi comunemente in commercio: "La prima fondamentale differenza nello svezzamento antroposofico è che noi riteniamo assolutamente indispensabile, almeno fino al secondo anno di vita, usare esclusivamente prodotti e cereali integrali di origine biodinamica, che saranno poi alla base della successiva nutrizione del bambino."
LENTEZZA E GRADUALITA'
Un'altra differenza è la lunghezza: "Per noi il divezzamento dura due anni, il bambino, prima di questa età non mangia mai come i genitori, è contrario alla nostra cultura", sottolinea Francardo. L'approccio tradizionale, invece, conclude il divezzamento al primo compleanno, dopo di che il bambino può mangiare quasi tutto. "In questi ultimi anni tendiamo a prolungare l'allattamento materno fino al settimo-ottavo mese circa, mentre prima tendevamo a finire intorno al sesto mese: abbiamo visto che ciò riduce la comparsa di intolleranze al latte vaccino". Inoltre, proprio per contrastare ulteriormente i crescenti fenomeni di intolleranze e allergie alimentari, è stata decisa un'introduzione più graduale dei cibi, allungando il periodo di transizione del latte materno ai nuovi alimenti. "Viene introdotto un solo alimento per volta: da principio, se il bambino ha appetito, può mangiare una mela o pera", spiega Francardo, poi all'ottavo mese usiamo del latte fresco vaccino umanizzato. All'inizio viene molto diluito, con il 60 % di acqua di buona qualità. Al latte fresco saranno aggiunte le farine senza glutine, come quella di riso." Per diluire il latte va bene anche l'acqua d'orzo, ricavata da un decotto di orzo mondo. Se invece il bambino è allergico al latte vaccino, verranno adattati i latti vegetali di riso o di avena. "Successivamente bisogna migliorare la qualità dei grassi perché il latte vaccino diluito non ha gli acidi grassi essenziali di cui ha bisogno il bambino". "Perciò io consiglio di aggiungere nel biberon di latte e cereali una piccola porzione di crema di mandorle. Anche l'olio di mais o di girasole vanno bene. Col passare delle settimane si aumenterà la dose di cereali, che potranno contenere anche il glutine, e il latte sarà un po' meno diluito. Alla sera si può aggiungere un po' di zucchero integrale per addolcirla e favorire il sonno.
LE PAPPE VEGETARIANE
Si arriva così alla seconda pappa del giorno, base di verdure: "Quella dei passati di verdura è una formula precisa: una carota, una zucchina, un finocchio, mezza mela, senza sale.
La grande differenza con la pediatra convenzionale è che noi non diamo la carne, personalmente non ho mai fatto utilizzare un liofilizzato di carne", specifica Francardo, "tendenzialmente fino ai due anni non consiglio nessun cibo di origine animale, tranne il latte e piccole porzioni di ricotta o di formaggi". Uno svezzamento, quindi, vegetariano, dove l'apporto proteico è fornito prevalentemene dalle varie farine di cereali integrali e dai latticini. Tra i due e i quattro anni la cultura steineriana prevede che il bimbo cominci ad armonizzarsi con le abitudini della famiglia e che gradualmente si introducano i nuovi cibi. " E' necessaria molta cautela con l'uovo e con il pesce, comunque carne o pesce sono concessi al massimo un paio di volte alla settimana in piccole porzioni", sottolinea il pediatra. Quindi uno schema molto diverso dallo svezzamento classico, che introduce prima dell'anno la carne liofilizzata.
MAI TROPPE PROTEINE
"La mitizzazione delle proteine è un errore drammatico della cultura contemporanea. La pediatria moderna stabilisce il fabbisogno proteico di 1,2-1,4 grammi per chilo di peso corporeo. Un bambino di un anno pesa in media 9-10 chili: con due yogurt e mezzo bicchiere dia latte, ha già superato il quantitativo necessario giornaliero, puntualizza Francardo. "L'eccesso proteico, nella diet", continua il medico "oltre ad affaticare i reni ancora immaturi, può facilitare la comparsa di allergie, provocate sempre dalle proteine. Inoltre squilibra la flora batterica intestinale".
A differenza di quanto sostengano alcuni, che individuano il latte come principale responsabile dell'aumento delle secrezioni catarrali, per gli antroposofi la causa è l'eccesso proteico. "I problemi causati dal latte sono per lo più dovuti alle trasformazioni produttive che esso subisce. Lo conferma un lavoro pubblicato su Lancet , nel quale si è visto che in una vasta popolazione di migliaia di bambini svizzeri ed austriaci che bevono il latte crudo, asma ed allergie hanno un'incidenza minore".
MENU' TIPO
Quello presentato si può considerare un menù tipo ispirato ai criteri steineriani per i bambini dai 12 ai 24 mesi.
I piccoli non devono sperimentare troppi sapori e perciò le pappe si ripetono tutti i giorni. Ciò che varia sono la frutta e la verdura che devono rispettare i ritmi stagionali. Non compaiono né sale né zucchero salvo quelli contenuti nel pane integrale e nei biscotti. L'olio e il formaggio si aggiungono sempre a fuoco spento.
PRIMA COLAZIONE
250 ml di latte vaccino intero con tre cucchiaini da tè colmi di farina di cereali integrali.
In estate viene privilegiato l'orzo a scapito dell'avena, a volte si mischiano orzo, farro e avena, mai solo farro.
Al mattino si preferiscono i cibi non dolci, mentre si riservano eventuali dolcetti alla sera.
PRANZO
Una tazza di passato di verdure di stagione, escluse patate, pomodori, melanzane (solanacee in generale).
Oppure in inverno una minestra a base di lenticchie rosse decorticate con brodo vegetale e pastina per un totale di 250 - 300 ml.
A queste pappe si aggiunge un cucchiaio di olio extra vergine di oliva spremuto a freddo e due cucchiaini da tè circa di formaggio cremoso vario (latte o capra) come, ad esempio ricotta o caprino.
Oppure dopo il passato si può dare un po' di formaggio da solo(solitamente primo sale) accompagnato da pane o grissini.
MERENDA
Va bene la frutta di stagione, anche cotta, (tranne le banane e la frutta con il nocciolo come pesche, albicocche, prugne etc..che possono essere date solo dopo i tre anni).
2-3 volte a settimana si aggiunge alla settimanasi aggiunge alla frutta un po' di yogurt (circa 70 gr), oppure, ma non in estate) della pappa con farina di avena preparata con l'acqua di bollitura della mela.
CENA
Una tazza di passato di verdura con farine varie (vale quanto detto per la colazione ma di sera si privilegia il farro) per un totale di 250 ml col un po' di olio.
Dopo la pappa si può aggiungere un biscotto.